Un'ictus, un'aneurisma cerebrale, un'encefalite, una cefalea "sentinella" o un ematoma e subito
si attiva la Neuroradiologia per «esplorare» le arterie del cervello e per intervenire in una ristretta finestra temporale, utile per portare a casa ottimi risultati.
La Neuroradiologia del "Fazzi" opera H24 per salvare vite umane e funzioni vitali dell'organismo, alle prese con cranio, encefalo, vertebre e midollo in esse contenuto.
Dopo il pensionamento un anno fa del "mitico" dr. Fernando Lupo, oggi la Neuroradiologia del Fazzi è diretta dalla dr.ssa Adriana Paladini, braccio destro di Lupo, al Fazzi dal 1994.
Il reparto opera a stretto contatto con la Neurologia, la Neurochirurgia, ma anche con Oncologia, Ematologia, Ortopedia....
Per disostruire un'arteria bloccata da un trombo interviene la Neurologia con la fibrinolisi per via endovenosa, mentre la Neuroradiologia pratica una trombectomia, una procedura meccanica che scioglie il trombo grazie a un catetere per via femorale.
«La Neuroradiologia è innovativa e non è solo diagnostica - precisa la Paladini - Oltre all'area pediatrica, oncologica e delle malattie infiammatorie, vogliamo ampliare il campo della risonanza funzionale, che significa non solo l'immagine di un encefalo, ma anche la valutazione mediante lo spettro della perfusione dell'attività del tumore. Ossia rilevare quali aree cerebrali si attivano durante l'esecuzione di un determinato compito (come parlare, leggere, pensare o muovere una mano)».
Il direttore generale Rodolfo Rollo intende incentivare la funzione dipartimentale della Neuroradiologia.
«Noi saremo nel dipartimento di Neuroscienze, del quale fanno parte il neurologo, il neurochirurgo, l'oncologo, l'oculista e tutte quelle malattie che evidenziano anche l'aspetto neurosensoriale - fa sapere Paladini - Nell'ambito delle radiofrequenze, della termoablazione dei tumori vertebrali ho fatto esperienza nell'impiego della laser-terapia nelle ernie discali ».
A breve nel reparto sarà attivo il laser per le discectomie (ernia del disco), con le radiofrequenze per le infiltrazioni per le sinoviti e gli infiammi.
Lo studio delle radiofrequenze dovrà essere attivato anche sulla nuova risonanza del Dea, con un coinvolgimento dell' Università.
Non più solo diagnostica quindi, quando si passerà al Dea - questa è una promettente novità - si parla di istituire i vari ambulatori per un'attività a tutto campo.
«Gli spazi li abbiamo ottenuti - conferma la dr.ssa Paladini soddisfatta - Una specie di day service che evita al paziente di occupare 2-3 gg in Neurochirurgia. Lo controlliamo noi nel nostro ambulatorio».
Nella sala angiografica verranno trattati gli aneurismi e gli stroke ischemici. Due radiologi interventisti (dr. Giordano e dr. Prudenzano) si occupano delle trombectomie. Mentre la dr.ssa Paladini e il dr. Lozupone intervengono sulle arterie cerebrali. Per le vertebroplastiche la Paladini si interfaccia con l'Oncologico, l'Ortopedia e la Neurochirurgia.
«Gli eventi più drammatici nel reparto - dice la Paladini - sono quando arriva un bambino, con segni clinici che preannunciano un tumore. E quando arriva un giovane in coma con l'aneurisma cerebrale. Liberiamo subito la sala risonanza pediatrica. Noi non apriamo il cervello - fa sapere la neuroradiologa - Navighiamo nelle arterie per raggiungere il trombo che ha chiuso l'arteria o l'aneurisma che ha determinato l'emorragia, per chiudere o disostruire l'ictus o la patologia addominale. Questo ci gratifica e ci fa sentire fieri d'essere serviti ad evitare alle famiglie le invalidità dei loro cari. Riceviamo molti ringraziamenti, ma lavoriamo senza clamore».
La passione e l'entusiasmo della dr.ssa Paladini si toccano con mano.
«Da noi chi parla è il computer che rielabora le immagini - spiega - Sono circondata da persone molto responsabili, mature, appassionate della diagnostica. Ci teniamo molto a seguire una lista temporale dei pazienti oncologici che hanno necessità di essere controllati ogni 3 mesi e non dopo un anno. E' un mio fermo proposito di abbattere queste liste di attesa».
Nel reparto è istituita la guardia attiva notturna della diagnostica.
Nel periodo Covid, nel 2020, 75 persone sono entrate in sala per la disostruzione (trombectomie). In un anno gli aneurismi sono stati circa 60.
L'organico di Neuroradiologia conta 11 medici (compresi i due interventisti) -. 7 infermieri - 14 tecnici coordinati da Fabio Orondini e 2 OSS. Il reparto è aperto dalla mattina fino alle 23 di ogni giorno.