NEGLI OSPEDALI DEL SALENTO NESSUN "ROBOT DA VINCI". AL POLICLINICO DI BARI VE NE SONO 2. IN FUNZIONE ANCHE AD ANDRIA E AD ACQUAVIVA.

Le Asl delle province di Lecce, Brindisi e Taranto sono ancora sprovviste del "Robot da Vinci".

Mentre al policlinico di Bari ne sono stati installati già due; al Miulli di Acquaviva il "da Vinci" è attivo da sei anni. E dallo scorso gennaio il robot chirurgico opera anche all'ospedale "Bonomo" di Andria.

Parliamo di quattro braccia robotiche che operano con estrema precisione, grazie alla realtà virtuale aumentata. Braccia che il chirurgo controlla da una consolle posizionata in un'altra sala e muove gli strumenti per via laparoscopica, guardando il campo operatorio attraverso un'ottica endoscopica che consente la visione tridimensionale.

I benefici per il paziente sono enormi. Grazie a questo intervento mini invasivo può tornare a casa dopo pochi giorni.

Oggi la chirurgia robotica può operare nell'urologia ma anche nella ginecologia, nella chirurgia generale e toracica.

Al "Vito Fazzi" il Robot da Vinci verrebbe utilizzato a tempo pieno dalla Chirurgia del dr. Marcello Spampinato e dalla Urologia del dr. Vincenzo Pagliarulo  (prostata, vescica, ecc.).

La chirurgia robotica rappresenta ormai il presente delle sale operatorie.

«Circa la metà dei robot venduti in tutta Europa è stata venduta in Italia - osserva il presidente dei medici della provincia di Lecce Donato De Giorgi - Quindi non si può immaginare che non ci sia una chirurgia robotica anche in una struttura sanitaria pubblica nel Salento. Dappertutto si va verso una chirurgia robotica ed è facile vedere che il nostro territorio è svantaggiato rispetto al nord della Puglia».

In realtà il robot da Vinci è attivo da oltre 2 anni all'ospedale "Panico" di Tricase, una struttura convenzionata con la Asl, dove ha già conseguito ottimi risultati.