MELANOMI, RICOSTRUZIONE MAMMARIA, CHIRURGIA DELLA MANO, SI CURANO NELLA CHIRURGIA PLASTICA DEL «FAZZI».

Il melanoma è il più mortale tumore della pelle. Probabilmente non si rendono conto, ma i muratori, gli agricoltori e i pescatori che lavorano a torso nudo sotto il sole cocente corrono un altissimo rischio. Se adottassero le protezioni e gli schermi solari l'incidenza sarebbe molto più bassa.

Ad occuparsi dei tumori della cute (e non solo) è il reparto di Chirurgia Plastica del "V. Fazzi", diretto dal dr. Vincenzo Albanese (foto), da tre anni primario facente funzioni, coordinatore della "Melanoma Unit", di riferimento per l'intera Asl Lecce e fiore all'occhiello del reparto. Vengono trattati anche i sarcomi e i tumori di tessuti molli, sottocutanei e muscolari.

«I tumori cutanei sono molto frequenti - spiega il dr. Albanese - Partono come piccole ulcerazioni, vengono individuate in una prima fase dal medico curante o dal dermatologo che inviano il paziente da noi». E aggiunge, «I melanomi sono in preoccupante aumento e colpiscono persone sempre più giovani. Prima erano frequenti nei 50-60enni oggi anche nei 25-30enni. C'è una componente genetica, ma è l'esposizione solare una delle cause più ricorrenti. In 8 anni siamo passati dai 21 casi trattati nel 2012 ai 200 del 2019».

In Chirurgia Plastica si ricostruisce ciò che i chirurghi sono costretti a "demolire".

Soprattutto la ricostruzione della mammella dopo l'intervento di mastectomia per carcinoma mammario.

«Noi siamo anche "breast unit" ed eseguiamo gli interventi in coordinamento con il chirurgo generale - fa sapere Albanese - Nella stessa seduta organizziamo già la ricostruzione della mammella in modo che la paziente si sveglia già con un inizio ricostruttivo».

Il reparto del dr. Albanese vanta una media di 50 interventi ricostruttivi di chirurgia mammaria all'anno.

Chirurgia Plastica si occupa anche di Traumatologia e Chirurgia della mano. Il dr. Albanese ha frequentato la "scuola" di Chirurgia della mano del prof. Renzo Mantero a Savona e di microchirurgia a Legnano. Anche i suoi collaboratori sono specialisti in chirurgia della mano post-traumatica.

Il dr. Albanese, pur lavorando il suo reparto tantissimo, alle prese con numerosi problemi, non si lamenta. Vorrebbe però che l'attività svolta in tanti settori fosse maggiormente conosciuta e valorizzata.

Chirurgia Plastica infatti si interfaccia con dermatologia, oncologia, medicina interna (per le piaghe da decubito), ortopedia (per la perdite di sostanza cutanea, muscolare e parti molli),  chirurgia toracica (dove è stata demolita la parete e gabbia toracica), negli interventi di neurochirurgia, nel cuoio capelluto per traumi o neoplasie, nelle ginecologie per ricostruire vulve, nelle zone perineali demolite per tumore, nella chirurgia pediatrica e perfino con il registro tumori.

Le note dolenti riguardano l'organico. Per garantire le ferie ai colleghi il dr. Albanese rimane di turno in reparto.

In organico vi sono 8 medici, alcuni dei quali sono esentati dai turni e altri dall'attività operatoria. Gli infermieri sono 18 e 3 OSS per garantire 3 turni ai 9 posti letto e 2 sedute operatorie a settimana, oltre al day service, dotato di una piccola sala chirurgica ambulatoriale.

Da qualche anno è stata abolita la guardia attiva e la reperibilità notturna. Con enormi sforzi però è stato istituito il turno di presenza pomeridiano. E' frequente che si debba intervenire per i traumi stradali, sul lavoro, domestici, accidentali e in  urgenza.